Friday, October 22, 2010

Chupacabra

Se seguiamo il tremolio delle luci che ci accompagnano negli ampi corridoi della Kaalakiota, sentiremo crescere una voce in lontananza, moderatamente aspra, sicuramente rude. L'autore di questi poco educati vocalizzi è seduto al vertice di un tavolo imbandito di soli alcolici. Il ronzio degli oloschermi e il cigolare di giunture meccaniche mai ingrassate riempiono le pause ad effetto del discorso del CEO dei Chupacabras.

Tralasciamo, momentaneamente, il contenuto del discorso, per una panoramica del bar della stazione. I tavoli di metallo sono disordinatamente disposti nell'intero perimetro della sala. Gli unici attualmente occupati sono accostati gli uni agli altri in modo da formare un lungo desco. Altri tavoli sono rovesciati e le sedie rotte.

Nel lato lontano si trova il bancone in vetroresina dove un braccio automatizzato serve i drink e riscuote i crediti, o almeno queste sarebbero le sue funzioni se non fosse per la pesante catena che l'ha ancorato saldamente al pavimento. Dietro al bancone si trovano diversi ripiani riempiti di bottiglie mezzepiene, molti sono vuoti. Non una gran riserva ad onor del vero. La maggior parte delle bottiglie porta l'etichetta di produzioni sintetiche Caldari, generalmente giudicate imbevibili al di fuori dei confini di quello Stato. Una lunga striscia continua di spessi vetri garantisce la visuale sull'esterno della stazione.

I tavoli uniti sono occupati dall'intera banda dei Chupacabra che ascoltano il proprio capo ingurgitando alcolici in silenzio. Questi sta passando in rassegna la lista delle navi dei singoli corporati, elencate sui fogli sparsi davanti a lui, raccomandandosi di integrare la scorta per specifiche necessità.

All'ordine di procurasi delle Drake e delle Armageddon i membri Minmatar e Gallente iniziano la protesta. Già solo il fatto di avere Caldari ed Amarr seduti affianco li rende visibilmente nervose le due etnie e non è raro che i piloti se le diano di santa ragione.

"Non voglio sentire fottute proteste agli ordini, è chiaro" il pugno sbattuto sul tavolo con una forza tale da ribaltarlo se non vi fossero altri due gomiti appoggiati, "é chiaro?".

Un mormorio e poi il silenzio.

"...buoni solo ad arare campi".

Un secondo dopo, la bottiglia davanti il Porco si frantumava sull'Amarr che aveva parlato, rovesciandolo dalla sedia. Un profondo taglio attraversava tutta la fronte del pilota che giaceva sul pavimento privo di sensi.

Thursday, October 21, 2010

UNO

Costellazione-Aldodan
Sistema-Evati
Repubblica di Minmatar.

-Memo- Agent Zorspy id.23498. Prot. 0167/010.
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La seconda stazione Kaalakiota è un posto tranquillo. Non c'è l'animosità dei mercanti di Hek con il loro vociare, l'insistenza dell'offerta, l'odore delle merci.

I pochi commercianti che transitano per Evati cercano, piuttosto, di lasciare il sistema il prima possibile. Perchè Evati non è un posto sicuro. Ad Evati si muore con troppa facilità.

Per questo la Kaalakiota ha degli avamposti completamente automatizzati, controllati direttamente dall'impero. Il personale è ridotto a pochi addetti allo spazioporto e ad un controllore della sicurezza che si occupa prevalentemente delle situazioni di emergenza, che riguardano solo e sempre scaramuccie tra capsulati all'esterno della stazione.

Per il resto la stazione è deserta, alcuni automi curano lo stoccaggio dei beni di consumo e l'efficienza delle strutture. La grande vetrata che copre l'intera parte nord della stazione permette la ricarica delle gigantesche batterie che alimentano le strutture primarie oltre che il campo di ribilanciamento degli scudi delle navi.

Il sistema di Evati comprende gli istituti di altre corporazioni, se possibile ancor più disabitati.

Le catene di montaggio della Boundless restano ferme la maggior parte dell'anno e i centri di raffineria non vedono un minerale da anni. L'impresa mineraria è stata completamente abbandonata dai piloti in questo sistema: le perdite superavano i guadagni e le distanze dai mercati principali non favoriscono la produzione.

Tuttavia lo spazio risulta popolato, ma della peggior specie di criminali che, con la complice noncuranza della CONCORD, hanno fatto si che la bassa sicurezza del sistema diventasse simbolo di violenza più che ragione d'opportunità.

Il sistema in sè, invero, offre grandi risorse che vanno da pianeti ricchi e poco sfruttati a campi asteroidali che nulla hanno da invidiare allo spazio ancora inesplorato dalle Megacorporazioni. Il tutto è caduto nelle mani dal cartello criminale degli Angels che dominano il sistema.

A parte loro circolano numerosi piloti banditi dall'impero. Questa gente non ha a cuore il destino della Repubblica di Minmatar, ne, tantomeno, mostra una fede in entità sovrannaturali. Bestemmiano gli Antichi, tanto quanto il Dio Amarr, si fanno beffe dello Stato Caldari ed invidiano l'opulenza Gallente.

Ciò che conta per questi pirati è il loro tornaconto, evidentemente con il sostegno di alcuni industriali senza scrupoli animati dalla necessità di mantenere instabile l'economia dei luoghi per il beneficio dei loro commerci imperiali.

Evati è, infatti, uno snodo fondamentale, che, insieme agli opposti sistemi di Resbroko e Auner, offre l'unico ingresso alle regioni sottostanti. Rendere questi sistemi inaccessibili significa concentrare la domanda di beni negli Hub limitrofi.

Non per niente l'ultima frontiera del commercio in Metropolis è stabilita nelle stazioni di Hek.

Senza tener conto delle sporadiche incursioni di flotte armate provenienti dalle regioni sottostanti e delle ancor più rare sortite delle cosidette fazioni antipirata, i comandanti di navi industriali, che coraggiosamento tentano il passaggio, confermano la presenza di due associazioni criminali entrambe sedenti negli avamposti della Kaalakiota.

Alla stazione ancorata presso la settima luna si trovano i The Bastards capitanati dall'infame Flashfresh, i primi fautori dell'attività di pirataggio nel sistema.

Riguardo a loro, parrebbe dai reports in mio possesso, che siano attualmente impegnati su altri fronti, attuando azioni combinate con altri criminali in tutta la costellazione.

Di seguito quanto riferito da un anonimo pilota: "Quei pirati sembrano scomparsi da Evati, non ne abbiamo incontrati ne in andata verso Taff, ne sulla via del ritorno. Spero vivamente siano morti e sepolti, Il problema ora sono gli altri...".

Da quanto ho ragione di credere, presumo che l'intervistato si riferisca ai Los Chupacabras, banda armata che ha posto la propria base presso il pianeta nove, nell'altra stazione Kaalakiota.

I suddetti sono costantemente presenti nel sistema e con chirurgica precisione interrompono ogni tentativo di raggiungere Arnher o Todifraun, rendendo, altresì, impossibile lo sviluppo di colonie sui pianeti.

Le aggressioni a navi industriali sono oramai innumerevoli e, per spirito di sintesi, eviterò di elencarle una per una, citando alcune statistiche relative alle loro recenti attività.

Nella corrente settimana i Chupacabras, si sono resi colpevoli dell'eliminazione di 15 navi industriali impegnate in operazioni commerciali e/o coloniali, provocando, per altro, il totale abbandono dello sviluppo industriale del pianeta II che versa attualmente in una disperata situazione di carenza di risorse di prima necessità.

Il pianeta II è allo stremo e le notizie che mi giungono dai presidi parlano di una popolazione ridotta alla fame. Tutti la produzione è sospesa da quaranta ore e il capsulato proprietario degli estrattori ha deciso di non riprendere l'attività prima che sia risolta la situazione nel sistema.

Grande preoccupazione e motivati sospetti derivano dalla scelta di entrambe le corporazioni di porre come centro della loro illecita attività entrambe le stazioni Kaalakiota. Preferisco rimettere all'opportuna valutazione dei miei superiori la possibilità che la Kaalakiota stia, in effetti, finanziando i due gruppi criminali.

Non vi sono ulteriori indizi in punto e, pertanto, ritenuto concluso il mio operato chiedo il permesso di rientrare ad Illuin per la stesura del rapporto ufficiale.

23498
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Nota a memo: L'agente esprime valutazioni non compatibili con l'attuale situazione politica. In particolare i riferimenti all'operato CONCORD sono fuori luogo e non sorretti da dati fattuali, così come lo stato del secondo pianeta in Evati. Si suggerisce di provvedere al più presto alla rimozione del ag. n. 23498 dal ruolo.